Ai tempi del Covid 19 tanti sono gli interrogativi inerenti al futuro della ristorazione.
Si è subito attivata l’organizzazione della Fipe, per favorire la ripresa delle attività. La regola principale è la sicurezza dei dipendenti e dei clienti, per questo motivo la Federazione Pubblici Esercizi con la supervisione di un esperto infettivologo dello Spallanzani di Roma, stanno elaborando una bozza di protocollo per la prevenzione del Covid 19. L’obiettivo è anticipare la riapertura delle attività ora previste per il 1° Giugno.
Ristoranti e Coronavirus
Il food delivery è un ottima soluzione, adottata per contrastare l’emergenza dovuta al Covid 19. Sicuramente è un primo passo per la rinascita di ristoranti e bar.
La ristorazione a distanza e quindi la consegna a domicilio, attualmente è l’attività utilizzata dai ristoratori per continuare a garantire il proprio servizio ai clienti.
La Fase 2 e il nuovo decreto, hanno previsto la riapertura delle attività di ristorazioni per il 1° Giugno. Tuttavia era stato ventilato che se la curva epidemica lo permetteva, si poteva parlare di un’anticipazione delle riaperture.
Riapertura di Ristoranti e Bar
A pochi giorni dall’inizio ufficiale della Fase 2, il Governo sembrerebbe pronto ad anticipare la riapertura delle attività commerciali inerenti alla ristorazione. Ristoranti, bar, gelaterie e pub potrebbero quindi riaprire dal 18 Maggio.
Tali servizi, a stretto contatto con il pubblico, dovranno comunque rispettare determinate regole, nel pieno rispetto della sicurezza e delle misure di contenimento del virus.
I gestori di Bar e Ristoranti dovranno garantire il distanziamento sociale tra un tavolo e l’altro. Nulla però è stato ancora deciso sulla distanza minima che bisognerà garantire.
All’ingresso delle diverse attività dovranno essere affisse le regole di comportamento che tutti dovranno essere tenuti a rispettare scrupolosamente. Le regole dovranno essere ben visibili ad ogni cliente e dovranno contenere non solo le disposizioni basilari come indossare la mascherina e lavare le mani, ma dovranno essere ben chiare e precise, indicando anche il numero massimo che può contenere il locale.
Bisognerà evitare gli assembramenti, prevedendo il consumo dell’ordine in un determinato spazio, distinguendo con segnaletiche ben visibili e corsie differenziate i vari percorsi per la fila alla cassa, per il bagno, per l’entrata e l’uscita al locale.
E’ quasi certo che bisognerà misurare la temperatura corporea a tutti gli addetti e ai lavoratori del locale sia all’inizio che alla fine del turno di lavoro. E anche ai diversi clienti che accederanno alla struttura.
Il Governo sta anche valutando l’ipotesi dell’introduzione e l’utilizzo di stoviglie monouso o riutilizzabili solo se correttamente igienizzate ad ogni utilizzo.